L’isola delle belve feroci

Per la seconda volta la città sottomarina si trovava in balía dell'oceano. Le forze brutali della natura avevano nuovamente vinto, ma questa volta non in peggio, perché avevano liberati i naufraghi, si potevano chiamare così ormai, da una prigionia che avrebbe potuto diventare fatale a … [Per saperne di più...]

Fra i Sargassi

Il Mar dei Sargassi, come ognuno sa, non è altro che un ammasso immenso di alghe, radunate colà dal gioco diretto ed indiretto delle correnti marine e soprattutto dalla grande corrente del Gulf-Stream. Ha una superficie di 260.000 miglia quadrate, con una lunghezza di 1.200 e una larghezza cha varia … [Per saperne di più...]

Attraverso l’Atlantico

Il vecchio Jao non si era ingannato. Se la nuova società del Duemila aveva pensato di relegare in quelle strane città sottomarine gl'individui pericolosi, sopprimendo sui loro bilanci le spese di mantenimento per esseri ormai inutili, aveva però procurato loro degli asili sicuri, d'una solidità a … [Per saperne di più...]

La città sottomarina

Continuando l'oceano a mantenersi calmo, dopo l'ultima sfuriata del ciclone, il Centauro avanzava senza alcuna difficoltà come un vero piroscafo, galleggiando magnificamente. Non poteva competere certo coi veri transatlantici, dotati ormai d'una velocità straordinaria; nondimeno nulla aveva da … [Per saperne di più...]

I mulini del gulf-stream

Diciotto ore dopo, il Centauro, che non aveva cessato d'avanzare, entrava nella corrente del Gulf-Stream centoventi miglia a settentrione dell'isola di Madera; e, quello che più importava, vi arrivava con un tempo splendidissimo, essendosi il ciclone dileguato fino dal giorno innanzi. Come si sa il … [Per saperne di più...]

Navi volanti e marittime

Il Tangaroff in quel momento incrociava il battello volante, passandovi a babordo. Era un fuso enorme tutto in acciaio, lungo più di centocinquanta metri, colla prora acutissima e largo al centro una quindicina di metri. Era tutto coperto, con un gran numero di finestre al posto della coperta … [Per saperne di più...]

Verso l’Europa

Per tre giorni Holker ed i suoi due amici si trattennero nella colonia polare facendo delle escursioni nei dintorni, sulla slitta dell'albergo, visitando parecchie case degli anarchici e qualche capanna esquimese, nonostante il freddo eccessivo che regnava all'aperto e la profonda oscurità addensata … [Per saperne di più...]

La colonia polare

Una scossa piuttosto brusca, seguita da un tintinnio di campanelli elettrici e da un vociare piuttosto acuto, svegliò l'indomani mattina i viaggiatori, facendoli scendere precipitosamente dalle loro comode brande. Il carrozzone, dopo una corsa velocissima durata tutta la notte, era giunto alla … [Per saperne di più...]

La galleria polare

Dormivano da parecchie ore, quando furono bruscamente svegliati da un urto piuttosto violento, che si ripercosse in tutto lo scafo del battello-tramvai, e dalle grida dell'equipaggio. Essendo le lampade a radium rimaste accese, Brandok, Holker e Toby si trovarono riuniti quasi nello stesso tempo … [Per saperne di più...]

Il battello-tramvai

Alle cinque del mattino i tre amici, che dopo aver indossati i pesanti vestiti dei viaggiatori polari, si erano addormentati, venivano svegliati dalle grida degli impiegati ferroviari della stazione di Wolstenholme. Holker per il primo aveva aperto gli occhi, dicendo ai suoi amici: «Siamo sulle … [Per saperne di più...]