Alle cinque del mattino i raggi del sole invasero bruscamente lo spazio, illuminando l’oceano fino agli estremi limiti dell’orizzonte. Quasi contemporaneamente, il forte vento che spingeva l’aerostato verso l’est scemò grado a grado, e parve che la corrente si spezzasse, o si disperdesse, come se … [Per saperne di più...]
Capitolo XIII – L’Atlantide
Il Washington, scaricato di quel peso considerevole, risaliva rapidamente verso le masse di vapori, che ingombravano la volta celeste. I muggiti dell’Atlantico, che il vento sollevava in enormi ondate, diventavano più fiochi via via che l’aerostato s’allontanava. In pochi minuti gli aeronauti … [Per saperne di più...]
Capitolo XII – L’uragano
Difatti, il povero negro stava per aprire gli occhi. Aveva respinto la coperta di lana che O’Donnell gli aveva gettato addosso e cercava di liberarsi le gambe dai legami. Si alzò a sedere con una brusca mossa e girò all'intorno uno sguardo smarrito, fissandolo poi sull’ingegnere e, quindi, … [Per saperne di più...]
Capitolo XI – Il transatlantico
Il negro, che doveva essere in preda ad un furioso accesso di delirio, aveva aperto le mani e penzolava dall’ultimo nodo della guide-rope, trattenuto dalle corde strette dell’irlandese. Il disgraziato agitava pazzamente le braccia e le gambe, emetteva grida strozzate, e di quando in quando agli … [Per saperne di più...]
Capitolo X – Un polipo gigante
Contrariamente alle previsioni di O’Donnell, il negro non si fece ripetere due volte l’ordine ricevuto dal padrone. Una paura ben più tremenda, quella cioè di veder precipitare il pallone nell’oceano, aveva soffocato l’altra, oppure quel ragazzo, che finora non aveva dato prove di coraggio, almeno … [Per saperne di più...]
Capitolo IX – Trascinati verso l’equatore
Durante quella seconda giornata il Washington continuò a filare verso il nord-est, ma tendendo a prendere una direzione decisiva verso l’est, seguendo il 48° parallelo. Pareva che la grande corrente d’aria studiata dall’ingegnere che si manteneva fra i 3000 e i 4000 metri, avesse la stabilità … [Per saperne di più...]
Capitolo VIII – Le grandi ascensioni
Al grido dell’ingegnere e alla detonazione, O’Donnell e il negro, svegliatisi bruscamente, erano balzati in piedi, credendo che l’aerostato fosse scoppiato e che la navicella precipitasse fra le spumanti onde dell'Atlantico. “Gran Dio!” esclamò l’irlandese. “Che cosa succede, Mister … [Per saperne di più...]
Capitolo VII – In mezzo all’Atlantico
L’Oceano Atlantico, che gli arditi aeronauti stavano per attraversare, è il più noto ed il più frequentato di tutti, quantunque sia stato interamente percorso solamente dopo la scoperta dell’America. La sua esistenza era già nota agli antichi; ma fino al quindicesimo secolo, anzi più tardi, se ne … [Per saperne di più...]
Capitolo VI – Attraverso il banco di Terranova
Il grande banco di Terranova, che deve la sua celebrità alla pesca del merluzzo, è situato fra il 40° 57’ e il 50° 17’ di latitudine nord e il 46° e il 50° di longitudine ovest. La sua lunghezza è di 900 chilometri; la sua larghezza è varia, avendo una forma irregolare, che in certi punti tocca i … [Per saperne di più...]
Capitolo V – La pesca dei merluzzi
Terranova, Newfoundland, è una delle maggiori isole dell’America settentrionale e, si può dire senza tema di esagerazione, è quella che offre maggiori ricchezze di tutte, non solo per le sue acque, che sono immensamente ricche di pesci, fra i quali primeggiano i merluzzi e le aringhe. E situata di … [Per saperne di più...]