I Thugs (quarta parte)

I sotterranei furono invasi, i loro abitatori in gran parte massacrati, ma il loro capo Suyodhana era riuscito a sfuggire con molti settari.

Icipayes del capitano, sorpresi nelle folte jungle, furono a loro volta distrutti, il loro comandante ucciso, l’indiano e la sua fidanzata ripresi.

– Mi rammento questo fatto che produsse una immensa emozione a Calcutta, – disse il francese. – Continuate, signor Yanez de Gomera.

– La fanciulla impazzí, il suo fidanzato instupidito da un filtro somministratogli dai Thugs, e accusato come loro complice venne condannato alla deportazione perpetua nell’isola di Norfolk.

– Che istoria mi narrate voi, signor Yanez?

– Una istoria verissima, signor de Lussac, – rispose il portoghese.

– Accadde che per un caso straordinario la nave che doveva condurlo in Australia, dovesse appoggiare su Sarawak, dove allora regnava James Brooke.

– Lo sterminatore dei pirati?

– Sí, signor de Lussac e nostro implacabile nemico.

– Nemico vostro? Per quale motivo?

– Ma… – disse Yanez, sorridendo. – Questione di supremazia, forse altri motivi che per ora non voglio spiegarvi, signor de Lussac. Sono cose che riguardano esclusivamente me e il mio amico Sandokan, ex rajah d’uno degli stati del Borneo e… Lasciamo correre, ciò pel momento non vi può interessare ed intralcerebbe la mia istoria.

– Rispetto i vostri segreti, signor Yanez.

– Quasi nell’istessa epoca, – riprese il portoghese – una nave naufragava sulle spiagge d’un’isola che si chiama Mompracem.

A bordo vi erano la figlia del capitano ed un fedele servo del suo fidanzato.

Quantunque la fanciulla fosse sempre pazza, era riuscito a farla fuggire e e si era imbarcato onde raggiungere il suo padrone.

Una tempesta invece mandò la nave a fracassarsi sulle scogliere di Mompracem ed il servo e la figlia del capitano caddero nelle nostre mani.

– Caddero! – esclamò il francese, facendo un gesto di stupore.

– Cioè, furono ospitati da noi, – disse Yanez, sorridendo. – Ci interessammo di quell’istoria drammatica e fu deliberato, fra me e Sandokan, di liberare il povero indiano, vittima dell’odio implacabile dei Thugs.

L’impresa non era facile perché era prigioniero di James Brooke e in quell’epoca il rajah di Sarawak era il piú potente ed il piú temuto dei sultani del Borneo.

Tuttavia, colle nostre navi ed i nostri uomini, non solo riuscimmo a strappargli l’indiano, bensí anche a cacciarlo per sempre dal Borneo e fargli perdere il trono.

– Voi! Ma chi siete voi dunque per muovere guerra ad uno stato posto sotto la protezione della possente Inghilterra?

– Due uomini che abbiamo forse un buon fegato, molte navi, molti guerrieri, molte ricchezze e… qualche cosa d’altro ancora. – disse Yanez. – Lasciatemi proseguire senza interrompere o l’istoria dell’indiano non la finirò piú.

– Sí, sí, continuate, signor Yanez.

– La figlia del capitano fu guarita mercé un certo esperimento ideato dalla fantasia del mio amico Sandokan, ed i due fidanzati partivano due mesi dopo per l’India dove si sposavano.

La povera figlia del capitano Corishant non era però nata sotto una buona stella.

Due anni dopo moriva dando alla luce una bambina: Darma.

Quattro anni dopo, la piccina, come sua madre, scompariva, rapita dai Thugs.

La figlia della «Vergine della pagoda» prendeva il posto della madre.

Voi volete sapere perché noi siamo qui: siamo venuti per strappare agli strangolatori la figlia del nostro amico e distruggere quella setta infame che disonora l’India e che ogni anno sopprime migliaia di vite umane.

Ecco la nostra missione, signor de Lussac; volete unire la vostra sorte alla nostra? Noi, oggi combattiamo per l’umanità.

– Chi siete voi dunque, che dalla lontana Malesia venite qui a sfidare la potenza dei Thugs, che ha resistito e resiste tuttora ai colpi del governo anglo-indiano?

– Chi siamo noi? – disse Yanez, alzandosi. – Degli uomini che un giorno hanno fatto tremare tutti i sultani del Borneo, che hanno strappato il potere a James Brooke, lo sterminatore dei pirati, ed hanno fatto impallidire perfino il leopardo inglese: noi siamo i terribili pirati di Mompracem!

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